Conviene aggiornare un iPhone 12 Pro ad iOS 18?
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iOS 18 si presenta come un aggiornamento piuttosto insolito. Tendenzialmente, una nuova versione del sistema operativo arriva nella sua completezza, con tutte le nuove caratteristiche disponibili in un unico rilascio ma, a quanto pare, questa volta non sarà così. Certamente le funzionalità di base sono state tutte inserite e, in un anno normale, il supporto a RCS e un centro di controllo totalmente ridisegnato sarebbero novità più che sufficienti per giustificare un aggiornamento. Tuttavia, una delle caratteristiche più attese, l’Apple Intelligence, non fa parte di questo rilascio iniziale che, nello specifico, dovrebbe arrivare in Italia solo nel corso del 2025. In poche parole, sembrerebbe che nonostante il lancio iniziale di iOS 18 sia già avvenuto, questo troverà completamento solo nel prossimo futuro.
A scanso di equivoci, va specificato che anche senza le varie features basate sull’AI, l’aggiornamento offre comunque validissime motivazioni d’interesse.
Oltre ad una gestione totalmente rinnovata delle password, le nuove profonde opzioni di personalizzazione sono caratteristiche che apportano un sensibile tocco di innovazione, non solo da un punto di vista grafico ma anche in termini di usabilità.
Tutto questo senza riscontrare rallentamenti del sistema o fastidiose latenze, anche nei passaggi più concitati. Anche l’autonomia sembrerebbe del tutto invariata, con una ricarica che riesce tranquillamente a soddisfare un’intera giornata d’utilizzo. Forse sarà ancora presto per arrivare a conclusioni definitive ma, dopo dieci giorni di test sul mio iPhone 12 Pro Max, al momento posso ritenermi decisamente soddisfatto dell’aggiornamento.
Un nuovo Centro di Controllo
Il Centro di Controllo in iOS 18 ha ricevuto un grande rinnovamento. Sebbene l’aspetto resti familiare, testandolo nel pratico i cambiamenti risultano evidenti.
I controlli sono ora divisi in pagine, con funzioni come connettività e modalità di messa a fuoco sulla prima schermata. Ogni pagina è personalizzabile: è possibile aggiungere o rimuovere controlli e modificarne dimensione e posizione. Tutto ciò diventerà sicuramente ancora più interessante quando le app di terze parti inizieranno a rilasciare i propri controlli.
Di seguito tutte le nuove caratteristiche nello specifico.
Riorganizzazione dei controlli: Gli utenti possono ora riorganizzare i controlli direttamente all’interno del Centro di Controllo. È possibile spostare i pulsanti su diverse pagine e modificare la loro disposizione in base alle preferenze personali. La nuova interfaccia consente di creare fino a 15 pagine di controlli, ognuna delle quali può essere dedicata a diverse funzioni, come musica o domotica.
Ridimensionamento dei controlli: Alcuni controlli possono essere ridimensionati, permettendo agli utenti di ingrandire o rimpicciolire i pulsanti a seconda dell’importanza o della frequenza d’uso. Ad esempio, i controlli per la modalità scura, la torcia e il timer possono occupare fino a quattro spazi nella griglia.
Accesso dal blocco schermo: Ora è possibile accedere al Centro di Controllo direttamente dalla schermata di blocco, aumentando così la comodità d’uso. Questo permette di avere accesso immediato a funzioni essenziali senza dover sbloccare il dispositivo.
Supporto per app esterne: Per la prima volta, il Centro di Controllo supporta controlli provenienti da app di terze parti. Questo significa che gli utenti possono integrare direttamente funzioni delle loro app preferite nel Centro di Controllo, aumentando ulteriormente la personalizzazione e l’usabilità.
Galleria dei controlli: Una nuova “galleria dei controlli” consente agli utenti di aggiungere facilmente nuovi comandi da app di terze parti e da funzioni native. Questo rende il Centro di Controllo più ricco e personalizzabile.
Totale personalizzazione della home
Ciò che contraddistingue in maniera evidente iOS 18 dalla sua precedente versione, è la libertà di personalizzare la schermata home in modi mai visti prima. Finalmente è possibile disporre le icone esattamente dove si vuole all’interno dello schermo, senza necessariamente dover rispettare l’ordinamento automatico. Ora anche con l’iPhone sarai libero di posizionare le icone solo sui bordi della schermata, evitando di coprire la parte centrale del sfondo (se sei anche un utente Android, ti prego di evitare battutine). Oltre a questo, potrai anche modificare la tinta e la dimensione delle icone.
Le novità riguardanti la personalizzazione della schermata home includono:
Libertà di posizionamento: Per la prima volta, gli utenti possono posizionare le icone delle app e i widget in qualsiasi punto della griglia della schermata Home. Questo significa che è possibile creare spazi vuoti tra le icone, permettendo di valorizzare lo sfondo scelto e di organizzare la schermata secondo preferenze personali.
Dimensioni personalizzabili: Gli utenti possono ora ridimensionare i widget esistenti direttamente sulla schermata Home. È possibile utilizzare un manico di trascinamento per aumentare o diminuire le dimensioni dei widget, rendendo più facile visualizzare informazioni importanti come eventi del calendario o previsioni meteo.
Colori e modalità: iOS 18 consente di cambiare il colore delle icone delle app, supportando sia la modalità chiara che quella scura. È possibile anche applicare una tinta uniforme a tutte le icone, utilizzando uno strumento contagocce per campionare colori dallo sfondo. Questa opzione permette di creare un’estetica coesa e personalizzata.
Aspetto minimalista: Gli utenti possono scegliere di rimuovere le etichette sotto le icone, aumentando così la dimensione delle stesse e dando un aspetto più pulito e ordinato alla schermata Home. Questa opzione è particolarmente utile per chi desidera un layout più minimalista.
Blocco e occultamento delle app: iOS 18 introduce la possibilità di bloccare singole app tramite Face ID o passcode, impedendo accessi non autorizzati. Inoltre, le app possono essere nascoste in una nuova categoria nell’App Library, rendendo più sicura la gestione delle informazioni personali e della privacy.
Supporto RCS per messaggi cross-platform
Un’altra importante novità è il supporto RCS (Rich Communication Services), che migliora la messaggistica con gli utenti Android. Il sistema consente di passare automaticamente da SMS a RCS, aggiungendo funzioni come ricevute di lettura e reazioni. Il vero test sarà quando tutti i miei amici aggiorneranno a iOS 18, così potremo inviarci foto dall’app Messaggi, senza ricorrere a canali alternativi per non escludere gli altri unenti. Anche se RCS su iPhone non risolverà la “guerra” tra spunte blu e verdi, questo protocollo sicuramente migliorerà la messaggistica cross-platform. Ecco i principali vantaggi di questa integrazione:
Comunicazione Migliorata: RCS rappresenta un’evoluzione rispetto ai tradizionali SMS e MMS, consentendo la condivisione di file multimediali in alta risoluzione, come foto e video, e migliorando le funzionalità di chat, inclusi indicatori di digitazione e conferme di lettura. Questo riduce le differenze tra le piattaforme iOS e Android, rendendo la comunicazione più fluida.
Funzionalità Avanzate: Gli utenti possono ora utilizzare funzionalità avanzate come la creazione di chat di gruppo con nomi personalizzati, reazioni ai messaggi e la possibilità di visualizzare quando un messaggio è stato consegnato o letto. Queste caratteristiche sono simili a quelle già disponibili su altre piattaforme di messaggistica istantanea.
Compatibilità con Android: Quando un utente iPhone tramite l’app Messaggi invia un messaggio a un dispositivo Android, la casella di testo mostrerà in placeholder la dicitura “RCS” invece di “SMS” o “iMessage”, evidenziando così l’uso del nuovo protocollo. Questo segna un passo importante verso una maggiore interoperabilità tra i sistemi operativi.
NOTA BENE: Ho letto che la funzione RCS non è supportata da tutti gli operatori mobili e non sono riuscito a reperire informazioni ufficiali per il operatore (TIM).
Per attivare o disattivare la funzione RCS basta recarsi in Impostazioni > App > Messaggi > RCS Messaging. Stranamente suo mio iPhone tale opzione è del tutto assente. In seguito approfondirò sicuramente tale questione.
Nuova app Password
Anche la nuova app Password è molto interessante e rivoluziona il vecchio Accesso Portachiavi già presente su macOS: facile da usare, permette di condividere password con altri, utile per famiglie o coinquilini (utenti Neflix e Dazn avvisati).
Le funzioni principali dell’App Password includono:
Gestione Centralizzata: L’app Password offre una gestione centralizzata per tutte le credenziali, inclusi password, passkey, codici di verifica e password delle reti Wi-Fi. Questo consente agli utenti di accedere facilmente a tutte le loro informazioni di accesso in un unico luogo, semplificando notevolmente l’esperienza utente rispetto alla precedente sezione “Password” nelle impostazioni di iOS.
Categorie Organizzate: Le credenziali sono suddivise in categorie facilmente accessibili, come “Login”, “Codici di sicurezza” e “Wi-Fi”. Questa organizzazione aiuta gli utenti a trovare rapidamente le informazioni necessarie.
Sicurezza Avanzata: L’app include avvisi per password deboli o compromesse, avvisando gli utenti se una password è stata utilizzata più volte o se è stata coinvolta in una fuga di dati. Inoltre, offre la possibilità di configurare codici di verifica per l’autenticazione a due fattori direttamente all’interno dell’app, rendendo più semplice l’accesso sicuro.
Condivisione Sicura: Gli utenti possono condividere password in modo sicuro con contatti fidati o membri della famiglia. Questa funzionalità è particolarmente utile per la gestione delle credenziali condivise.
Sincronizzazione e Accesso Multipiattaforma: L’app Password si sincronizza automaticamente tramite iCloud con crittografia end-to-end, garantendo che gli account salvati siano sempre aggiornati su tutti i dispositivi Apple. Inoltre, gli utenti possono accedere alle loro credenziali anche su dispositivi Windows, ampliando ulteriormente la versatilità dell’app.
Apple Intelligence in Italia nel 2025
Apple Intelligence, il nuovo sistema di intelligenza artificiale integrato in iOS 18, non sarà disponibile in Italia prima del 2025. Le ragioni di questo ritardo sembrerebbero legate soprattutto a due fattori: il rilascio graduale delle lingue e la burocrazia europea.
Apple Intelligence sarà inizialmente lanciato negli Stati Uniti e in altre nazioni anglofone come Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e Sudafrica. La versione beta sarà disponibile a partire da ottobre 2024 con iOS 18.1, ma solo per gli utenti che utilizzano l’inglese americano. La funzionalità sarà estesa ad altre lingue, tra cui italiano, spagnolo, francese e giapponese nel corso del prossimo anno.
Da un punto di vista burocratico, invece, Apple sta aspettando conferme in merito al rispetto delle normative stabilite dal Digital Markets Act, una questione che riguarda la condivisione e la sicurezza dei dati dei consumatori e che coinvolge tutti i pesi dell’Unione Europea.
Ad ogni modo, questa è una questione non toccherà in alcun modo chi, come me, possiede ancora un iPhone 12 Pro. Apple Intelligence, infatti, sarà disponibile solo per per le varianti Pro di iPhone 15 e su tutti i modelli di iPhone 16.
Prestazioni e durata della batteria
Il mio iPhone 12 Pro Max non è certo l’ultimissimo dei modelli. Acquistato subito dopo il suo lancio nell’ottobre del 2020, ha maturato ben 4 anni di onorato servizio. Non sono certo pochi per lo stato di salute della batteria ma neanche tantissimi tenendo conto che, al momento dell’acquisto, si trattava del modello di iPhone più potente in commercio. Il suo processore Apple A14 Bionic, infatti, in termini di prestazioni può tutt’oggi competere con dispositivi Android di fascia medio alta, dati alla mano, stracciando in molti casi dispositivi ben più moderni. Quindi, non mi desta grande stupore che, anche con iOS 18, il dispositivo continui ad essere estremamente reattivo.
In realtà, prima dell’aggiornamento, ciò che più mi preoccupava era l’autonomia. Onestamente, mi aspettavo dei sensibili cali di durata, presumendo che l’aumento dei processi in background, dovuti alle nuove funzioni introdotte, avesse un’incidenza tangibile. Invece con mia sorpresa devo dire che non è affatto così. In termini di durata sembra che non sia assolutamente cambiato nulla, arrivando tranquillamente a fine serata con il telefono ancora acceso. Ogni giorno, l’iPhone viene scollegato dal caricatore alle 8:00 del mattino e rimesso in carica alle 20:00 con ancora il 15% di carica. Con 12 ore di utilizzo, senza rinunciare a sessioni di scrolling compulsivo sui social e qualche qualche partitella occasionale a videogiochi online.
Va sottolineato che la batteria presenta uno stato di salute tutt’altro che ottimale e andrebbe sostituita. Dopo 4 anni di uso ininterrotto, questa indica solo il 72% di capacità massima, valore che indica la capacità della batteria in rapporto a quando era nuova (un valore di capacità più basso può comportare un numero inferiore di ore di utilizzo tra una carica e l’altra).
Dispositivi compatibili con iOS 18
L’iPhone 12 Pro Max anche nel sistema operativo un dispositivo al passo coi tempi. Non c’è poi tanto da meravigliarsi. Il supporto software Apple nel tempo si è rivelato davvero eccezionale, fornendo aggiornamenti per i suoi iPhone anche oltre i cinque anni minimi garantiti. Per esempio, l’iPhone 6s ha ottenuto l’ultimo aggiornamento di sicurezza con iOS 15.8.3 lo scorso 29 luglio, quasi 9 anni dopo il suo lancio avvenuto a settembre 2015!
Questo l’elenco degli iPhone compatibili con iOs 18: iPhone 15, iPhone 15 Plus, iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max; iPhone 14, iPhone 14 Plus, iPhone 14 Pro e iPhone 14 Pro Max; iPhone 13, iPhone 13 Mini, iPhone 13 Pro e iPhone 13 Pro Max; iPhone 12, iPhone 12 Mini, iPhone 12 Pro e iPhone 12 Pro Max; iPhone 11, iPhone 11 Pro e 11 Pro Max; iPhone Xs, Xs Max, iPhone Xr e iPhone Se modello 2020.
Precauzioni per l’aggiornamento
La regola fondamentale è sempre quella di eseguire un backup completo prima di procedere con un aggiornamento, soprattutto in questo caso, trattandosi di un major update. Tendenzialmente il salvataggio automatico di iCloud dovrebbe essere più che sufficiente, ma in caso di dati particolarmente importanti, consiglio sempre un’ulteriore forma di backup.
Un’altra buona prassi è quella di eseguire l’aggiornamento con la batteria con il pieno livello di autonomia. Io, addirittura, preferisco effettuare l’operazione collegando il dispositivo a una fonte di alimentazione. Questo perché, sui dispositivi non più giovanissimi, l’usura della batteria potrebbe indicare percentuali di autonomia poco attendibili e lo stress dell’aggiornamento potrebbe causare un repentino calo delle percentuali di carica.
Un ultimo importante consiglio: terminato l’aggiornamento, riavviate lo smartphone. Al primo avvio, di primo acchito, tutte le principali applicazioni potrebbero sembrare più lente e presentare un fastidioso lag.
Avviate tutte le principali app di sistema, accettate le nuove condizioni, dunque spegnete il telefono. Alla riaccensione le prestazioni torneranno ai massimi livelli, con un feedback nuovamente fluido e scattante.